Case popolari occupate: facciamo il punto
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Tra inchieste giornalistiche della stampa e interventi delle televisioni nazionali, la questione sulle case popolari occupate abusivamente è tornata a essere un’emergenza e mette il Governo di fronte alla necessità di reagire per dare risposta a chi chiede spiegazioni e per dare un segnale di reazione a quella che ormai è diventata una questione nazionale. Sì perché gli alloggi popolari non vengono occupati abusivamente solo a Milano, benchè la maggior parte delle inchieste e delle immagini che ci vengono fornite dai media riguardino esclusivamente il capoluogo lombardo: il fenomeno ha proporzioni nazionali, come ha affermato la stessa Unione Inquilini presieduta da Massimo Pasquini. |
In un’intervista televisiva ha parlato il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, chiamato a rendere conto su quanto progetta di fare per risolvere il problema. La soluzione che dal Viminale è stata proposta direttamente in TV sembra drastica e definitiva: togliere a chi occupa abusivamente la possibilità di prendere la residenza (perché finora evidentemente è stato fatto in maniera regolare) in un appartamento in cui non si ha diritto di vivere e tagliare poi le utenze, ovvero la fornitura di luce e gas per rendere l’alloggio invivibile. Quello che fa riflettere, al di là degli interventi sopra citati che sono stati inseriti in un decreto legge appositamente approvato, è che in Italia ci sono circa 40 mila alloggi popolari sfitti e nella sola Milano, centro mediatico della questione, ci sono 23 mila famiglie in attesa di assegnazione, in una città che conta circa 8 mila appartamenti inutilizzati o degradati che appartengono al Comune o agli istituti di case popolari. Si parla tanto di emergenza cemento in Italia, di troppe case per il numero di abitanti, e poi siamo di fronte a fenomeni di questo tipo. Siamo ancora una volta al paradosso! Fonte articolo: http://news.immobiliare.it/case-popolari-occupate-facciamo-il-punto-20361 |