Ingegneri e lavoro, il mercato (finalmente) riparte

Assunzioni nelle costruzioni in risalita. All'interno di un mercato del lavoro in grande sofferenza, anche gli ingegneri accusano il colpo, sia sul fronte degli occupati che su quello delle retribuzioni. Eppure, ci sono alcuni settori che danno qualche segnale di vitalità inaspettata. Segno che c'è in atto una fase di grande cambiamento, che potrebbe aprire nuove opportunità. Dicono questo i numeri appena pubblicati dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, che ha appena fatto il punto, con due ricerche, sulla situazione occupazionale dei professionisti e sulle immatricolazioni dei nuovi studenti. Due temi strettamente legati: analizzati insieme, danno l'occasione per fare il quadro sullo stato di salute del settore e capire come orientare le proprie scelte nel prossimo futuro.

Sul fronte occupazionale, vanno certamente registrati i dati generali del Centro studi: tasso di disoccupazione poco sotto il 6%, meno assunzioni a tempo indeterminato, neolaureati che guadagnano appena 1.289 euro netti al mese e professionisti affermati con redditi inferiori del 40% rispetto ai colleghi tedeschi e francesi. Tutte tendenze che confermano quello che sta già accadendo da qualche anno nel nostro paese.


Al di là di questi numeri, però, è interessante fare il punto sul trend di un campo specifico: quello delle assunzioni nel settore privato. L'analisi del Centro studi, infatti, rivela un dato molto interessante: «Torna a crescere – si legge – la domanda di ingegneri nel settore delle costruzioni (880 richieste contro le 480 del 2012), mentre cala in quello delle industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali (1.440 richieste a fronte delle 1.610 del 2012) che si conferma tuttavia il quarto settore in assoluto per numero di assunzioni, immediatamente prima di quello delle costruzioni». L'edilizia, insomma, dà qualche segno di vitalità, piuttosto inatteso: nel 2013 ha rappresentato il 5,4% del totale di assunzioni in Italia.

Ma la ricerca consente di andare a un livello di approfondimento ancora ulteriore. E osservare quali profili professionali hanno riscosso successo maggiore nel corso dell'anno appena passato. Anche in questo caso il risultato è piuttosto sorprendente. Guardando alla laurea in ingegneria civile e ambientale, i più ricercati sono stati i progettisti edili (190 assunzioni). Al secondo posto si collocano gli esperti in ingegneria idraulica (140 assunzioni) e al terzo i tecnici dell'ambiente (70). Anche se va osservato che si tratta di numeri non paragonabili a quelli che è possibile riscontrare in altri settori affini. Per gli sviluppatori di software, ad esempio, ci sono state 1.230 opportunità lavorative, per i programmatori informatici 940, per i progettisti meccanici 1.490, per quelli elettronici 620. Numeri che per l'edilizia sono inimmaginabili.

Questa ritrovata vitalità del settore delle costruzioni, comunque, si vede anche dai numeri generali delle assunzioni. Secondo la ricerca, nel 2013 quelle di laureati in ingegneria civile e ambientale sono state 1.360: nel 2012 erano state appena 800. L'aumento registrato è stato del 70 per cento. Si tratta di un'esplosione netta rispetto agli altri indirizzi di laurea. Anche se va detto che questi partivano da numeri decisamente più elevati. Per l'ingegneria elettronica la crescita è stata del 5,1%, per quella industriale del 4,3%, mentre per gli altri indirizzi dello 0,4 per cento

Fonte articolo: http://www.casaeterritorio.ilsole24ore.com/art/impresa-e-professione/2014-09-08/ingegneri-lavoro-mercato-finalmente-214410.php?uuid=AbtUCTLK



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