Lupi congela (per sbaglio) 61 milioni di fondi regionali per l'edilizia sovvenzionata

Il decreto casa varato a marzo dal governo per fronteggiare l'emergenza abitativa ha fatto scattare le "ganasce" a circa 61 milioni di euro di fondi destinati alle Regioni per realizzare alloggi di edilizia sovvenzionata.

Nelle indicazioni normative relative alla copertura economica del provvedimento sono finiti infatti anche i fondi che il ministero versa annualmente alla Cassa depositi e prestiti, la quale li versa poi su un conto corrente riservato alle Regioni, e dal quale le Regioni attingono per attuare appunto i programmi di edilizia abitativa. Diciamo subito che si tratta di un pasticcio involontario, al quale - assicurano a Porta Pia - si sta trovando una soluzione.

Un pasticcio - peraltro - rimasto a lungo inintelligibile agli stessi interessati, per vari motivi. Il primo è l'indicazione normativa non immediatamente chiara; il secondo motivo sta nel complesso meccanismo di trasferimento di fondi statali in due capitoli di spesa presso Cassa depositi e prestiti: il conto n.20127 riservato all'edilizia agevolata e il conto n.20128 riservato all'edilizia sovvenzionata. A questo si è aggiunta la perdita di "memoria storica" a seguito di un turnover di tecnici. Il risultato è stato appunto il "fuoco amico" del governo, con una disposizione che, per decreto legge, ha bloccato i fondi proprio su un settore che intendeva rilanciare.

Il problema esplode solo a fine luglio, con una lettera allarmata a Palazzo Chigi inviata dall'allora presidente delle Regioni Vasco Errani. Passano altre settimane prima che, il 22 agosto, Cassa depositi e prestiti confermi la denuncia delle Regioni e chiarisca l'equivoco.

Ma cosa è successo? La spiegazione breve è la seguente: il Dl casa ha bloccato i fondi che il Mit versava ogni anno sul conto n.20127 di Cdp, fondi che Cdp, in base ad accordi che risalgono al 2001, versava poi sul conto delle Regioni n.20128. Una volta "chiuso il rubinetto" al conto 20127, si è chiuso automaticamente anche il "giroconto" sul n.20128.

Ed ecco - per gli appassionati - la spiegazione lunga. Nel corso degli ultimi anni '90 lo Stato ha più volte prelevato ingenti somme da fondi regionali destinati all'edilizia abitativa. Il "prestito" si è reso necessario per tamponare varie emergenze sul territorio dovute a disastri ambientali. Lo Stato si è poi impegnato a restituire le risorse in varie rate annuali. Nel 2001, in particolare, lo stato concorda "un piano di rientro" con le Regioni rateizzando la restituzione fino al 2020. L'impatto del prelievo è stato nullo perché le Regioni andavano molto a rilento nella spesa delle risorse e, dunque, lo Stato è sempre stato più veloce a restituire le somme di quanto le Regioni lo fossero a spenderle. Le risorse, in particolare, sono quelle del conto n.20128 destinato a finanziare interventi di edilizia residenziale sovvenzionata. Il fondo è di uso esclusivo delle Regioni, lo Stato non ci può entrare. Per questo motivo è stato pattuito che le risorse da depositare sul conto n.20128 venissero trasferite dallo Stato sul conto "cointestato" n.20127 (edilizia agevolata). Il trasferimento delle risorse da un conto all'altro viene fatto da Cassa depositi e prestiti. Il meccanismo finora ha funzionato. Piano piano, lo Stato sta estinguendo il suo debito. Restano da versare appunto 61 milioni di euro, in rate di importo variabile distribuite nel periodo 2015-2020. Fine della spiegazione lunga.

L'11 settembre prossimo, la questione verrà affronta dalla conferenza Stato-Regioni in un incontro tecnico. Verrà esaminata la soluzione che il ministro Maurizio Lupi ha individuato per evitare di bloccare i piani di edilizia sovvenzionata delle Regioni, senza compromettere la copertura del decreto casa.

Porta Pia, come si diceva, spande ottimismo. Ma le Regioni, nell'ultima comunicazione ufficiale, del 1 settembre, parlano di «aspetti rimasti irrisolti che attengono alle questioni discusse in sede politica».

Fonte articolo: http://www.casaeterritorio.ilsole24ore.com/art/infrastrutture-e-citta/2014-09-04/lupi-congela-sbaglio-milioni-193215.php?uuid=Ab9T1GKK



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