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Tutti i Comuni, anche quelli che volessero azzerare la Tasi per tutti o per una parte dei propri contribuenti, devono inserire la delibera nel Portale del federalismo fiscale entro il 10 settembre, e attendere che il dipartimento Finanze la pubblichi entro il 18. Quando uno di questi due passaggi salterà, si applicherà in automatico la Tasi standard da pagare entro il 16 dicembre, e lo stesso accadrà se un Comune invece dell'inserimento nel Portale tenterà altre strade (posta, fax, posta elettronica certificata o meno) per l'invio del proprio atto al ministero. A ricordarlo è una nota (prot. n. 28926) scritta e diffusa ieri dallo stesso dipartimento Finanze, che visto l'avvicinarsi della data-chiave del 10 settembre ha ritenuto di dover suonare la sveglia ai Comuni.
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Anche perché i ritmi di pubblicazione stanno crescendo (ieri sono approdate nel censimento ufficiale 99 nuove delibere, e da venerdì il bottino ne conta 325), ma all'appello mancano ancora quasi 4mila Comuni e serve un altro colpo di reni per completare in tempo il quadro delle richieste locali per i «servizi indivisibili». Anche perché, come specifica la nota ministeriale, la procedura è rigida, com'è inevitabile quando si tratta di legittimare una richiesta fiscale, e non permette margini di "creatività". La pubblicazione, e la conseguente possibilità di applicare la Tasi secondo le modalità decise dal Comune, riguarderà solo le delibere e i regolamenti varati dal consiglio: non possono entrare in gioco, quindi, proposte di giunta, prospetti riepilogativi, comunicati e altri atti. È vero, infatti, che la scadenza per chiudere i bilanci preventivi 2014 (che ordinariamente coincide con quello entro il quale decidere aliquote e regolamenti tributari) è stato spostata al 30 settembre, ma la proroga «non incide sulla vigenza del termine del 10 settembre» fissato per la trasmissione delle delibere locali dopo il caos primaverile su regole e detrazioni. Nei Comuni che non riusciranno a tagliare in tempo il traguardo, non ci sarà alternativa all'applicazione del «tributo standard» delineato dal comma 688 della scorsa legge di stabilità (legge 147/2013): aliquota all'1 per mille senza detrazioni sull'abitazione principale, con un meccanismo che penalizza le case più piccole e offre maxi-sconti rispetto all'Imu a quelle più grandi, e stesso trattamento sugli altri immobili, a meno che l'Imu sia già elevata e tolga spazio alla Tasi. In ogni caso, infatti, la somma di Imu e Tasi non può superare il 10,6 per mille (tranne quando il Comune, con delibera pubblicata in tempo, abbia deciso di applicare lo 0,8 per mille aggiuntivo per finanziare sconti sulle abitazioni principali), per cui toccherà al contribuente fare i conti su quale sia la propria aliquota "standard": se l'Imu sulla seconda casa è già al 10,6 per mille, per esempio, la Tasi non andrà pagata, se l'Imu è al 10 per mille resta da pagare uno 0,6 per mille, mentre l'1 per mille si applicherà in tutti i casi in cui l'Imu non supera il 9,6 per mille. Identico ragionamento andrà fatto per le abitazioni «di lusso» (categorie catastali A/1, A/8 e A/9), tenendo però come tetto massimo di riferimento il 6 per mille nella somma di Imu e Tasi. Nel caso dei fabbricati rurali strumentali, invece, l'aliquota è sempre all'1 per mille. Ma per le delibere locali non ci sono solo problemi di calendario. Molti Comuni, infatti hanno approvato le aliquote in tempo, ma sono inciampati in un'applicazione sbagliata dello 0,8 per mille aggiuntivo. La «super-Tasi» per finanziare le detrazioni può essere infatti distribuita fra abitazioni principali non soggette a Imu e altri immobili, prevedendo per esempio lo 0,3 sulle prime e lo 0,5 sui secondi, in base alle regole chiarite dal dipartimento Finanze con la circolare 2/Df del 29 luglio scorso, ma nelle delibere locali spesso si incontra l'applicazione dello 0,8 per mille sia sulle abitazioni principali "normali" sia su quelle «di lusso» (con Imu già al massimo), con una distribuzione che secondo l'Economia è a rischio impugnazioni da parte dei contribuenti.
Fonte articolo: http://www.casaeterritorio.ilsole24ore.com/art/casa-e-fisco/2014-09-02/tasi-tempo-fino-settembre-222331.php?uuid=AbDoGdJK
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