Per l'immobile a reddito meglio metrature piccole
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La seconda casa al mare o in montagna non è l’unico modo per trarre profitto dal mattone. Un’altra possibilità è quella di acquistare un immobile per metterlo a reddito, o di comprare una casa per il futuro dei propri figli con l’idea di affittarla nel frattempo, anche per abbatterne i costi (l'eventuale mutuo, spese di manutenzione, imposte sugli immobili). Chi si accinge a comprare un immobile con queste finalità deve ovviamente accertarsi di trovare una soluzione che possa garantire un canone interessante, possibilmente con il minor rischio di un deprezzamento con il passare del tempo. Come scegliere? «Per un investimento in immobili da mettere a reddito si possono seguire una serie di indicazioni di massima, che poi vanno però verificate sul singolo territorio», commenta Camillo Solaro, direttore commerciale di Ipi. «La prima variabile– prosegue – è la metratura. Il consiglio è di orientarsi su misure medio-piccole, l’ideale è tra 50 e 60 metri quadri perché su questa fascia c’è una richiesta di mercato più alta. E in percentuale anche l’affitto è un po’ più elevato». L’altro aspetto da considerare, continua il manager, è la qualità dell’immobile, che coinvolge una serie di aspetti diversi: la vista, lo stabile, la posizione in un quartiere con una buona qualità abitativa, ben servito, collegato con i mezzi e con la metropolitana: «Aspetti fondamentali per poter affittare bene». |
Se l’unica finalità è mettere l’immobile a reddito, il suggerimento è di preferire gli immobili residenziali a uffici e negozi. Secondo il Monitor immobiliare 2014 di Ipi, gli uffici sono ancora in sofferenza e, in generale, il segmento non residenziale potrebbe patire dall’eventuale smobilizzo di cespiti nei portafogli dei fondi immobiliari. E investire nei negozi in ogni caso è complicato, spiega Solaro: «Può capitare che nella via più centrale il valore di compravendita e di affitto sia altissimo – pensiamo a via Monte Napoleone a Milano – ma magari pochi metri più in là il valore scende drasticamente. È un mercato insidioso per un privato. Per la famiglia che magari ha tra 200 e 400mila da investire in immobili è meglio una soluzione residenziale, scelta in quartieri di qualità, con negozi, magari in zone limitrofe all’università: sono caratteristiche che funzionano sempre». Un altro aspetto da tenere in considerazione, non solo per poter affittare a un canone soddisfacente ma anche per far sì che il valore del proprio immobile possa resistere anche a fasi di mercato difficili, è orientarsi sulle nuove abitazioni. Da una parte, le nuove abitazioni sono più richieste, perché hanno una maggiore efficienza energetica che consente anche di abbattere le spese delle bollette. «Inoltre, le nuove costruzioni hanno solitamente anche spazi più razionali. E inoltre sono meno esposti all’erosione del valore, perché il costruttore ha dei costi fissi che non gli consentono di scendere troppo sul prezzo: se nella compravendita di immobili non nuovi normalmente l’offerta si chiude intorno all’85% del prezzo proposto, sul nuovo la percentuale sale al 95%», argomenta Solaro. Fonte articolo: http://www.casaeterritorio.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2015-01-23/immobile-reddito-meglio-metrature-194952.php?uuid=AbyRHt0K |