Snaidero (Legno-arredo): un errore togliere il bonus mobili

Che il bonus fiscale sull'acquisto di mobili faccia bene alle imprese italiane dell'arredo è cosa che Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, ripete da mesi. Ma ora la conferma "scientifica" arriva dai numeri forniti dai Caaf relativamente alle dichiarazioni dei redditi 2013: solo negli ultimi tre mesi dello scorso anno sono state quasi 46mila le domande di detrazione presentate dai contribuenti. Un numero superiore alle aspettative, che conferma e forse migliora le stime sull'impatto economico di questo strumento: oltre 300 milioni nell'ultimo trimestre 2013 e 1,2 miliardi per il 2014. «Senza contare il ritorno per lo Stato in termini di recupero fiscale – precisa Snaidero – e il risparmio sugli ammortizzatori sociali che sarebbero stati inevitabili senza il bonus, che ha salvato 3.500 posti di lavoro». E che nei primi due mesi dell'anno ha anche riacceso i consumi in termini, che hanno registrato un timido ma graditissimo +0,6%.

Eppure, del rinnovo del bonus per il 2015 nel decreto Sblocca Italia non c'è traccia: «Un errore», secondo Snaidero, che però è ottimista sulla possibilità che la misura venga confermata per il 2015 nella Legge di Stabilità. E che anzi, fiducioso nell'attenzione che questo governo ha sinora dimostrato al mondo del legno-arredo (28 miliardi di fatturato nel 2013) rilancia: «Chiediamo anche di introdurre un'Iva agevolata sull'acquisto di mobili da parte delle giovani coppie, come già avviene per l'acquisto della prima casa e come avviene in altri Paesi europei». Un'offensiva a tutto campo sul fronte dei consumi, che prepara la "campagna d'autunno" del mobile italiano, dove un ruolo centrale avrà anche la lotta alla contraffazione. Un tasto dolente, spiega Snaidero, perché l'articolo 37 dello Sblocca Italia annulla di fatto il riconoscimento del valore artistico delle opere di design e dunque la loro protezione attraverso il diritto d'autore. Con grave danno economico per tutte le aziende che detengono (pagandoli) i diritti sui classici del design.

«Ci auguriamo che in sede di conversione in legge il Parlamento corregga questo provvedimento – dice Snaidero –. A maggior ragione vista la sensibilità dimostrata da questo Governo nei confronti della tutela e valorizzazione del made in Italy. Pensi che solo mercoledì scorso ero al ministero dello Sviluppo economico per siglare un protocollo d'intesa tra Mise e Federlegnoarredo, destinato proprio a promuovere attività di valorizzazione del design e lotta alla contraffazione. Il primo nel suo genere».

Le preoccupazioni non risparmiano nemmeno i mercati esteri. Intendiamoci: le esportazioni del comparto continuano a correre, e le prospettive sui mercati asiatici sono ottime. «La prossima settimana andremo in Cina per rendere operativa la joint venture con BolognaFiere – dice il presidente di Federlegno – che ha lo scopo di preparare il terreno alle nostre aziende e alla fiera del mobile italiano che lanceremo a Shanghai nel 2016. È un mercato straordinario, cresciuto del 47% nei primi mesi dell'anno». Ma i timori riguardano la Russia, il terzo mercato per il legno-arredo italiano, con un valore di quasi un miliardo e una crescita annua dell'8-9%: «È tra i nostri mercati più importanti – conferma Snaidero –. Anche nei primi quattro mesi di quest'anno è cresciuto dell'1% (con 263 milioni di ricavi, ndr), ma le tensioni con l'Ucraina e con la Ue cominciano a farsi sentire». Non è tanto il rischio di un embargo a preoccupare, spiega Snaidero quanto la paura di sanzioni finanziarie che possano bloccare i trasferimenti di denaro. Un'incertezza che non giova ai rapporti con i clienti locali e gli ordinativi negli ultimi mesi sembrano diminuire: «Non abbiamo ancora dati ufficiali a testimoniarlo, ma questo è il nostro sentore».

Anche in questo caso, però, le imprese italiane non lasciano ma raddoppiano: FederlegnoArredo organizza da dieci anni i Saloni WorldWide, portando le principali aziende del Salone del Mobile di Milano a Mosca. Quest'anno non ci saranno eccezioni: «Dal 15 al 18 ottobre saremo al Crocus Expo con 560 aziende, tra espositori del Salone ed espositori di Made». Un programma deciso mesi fa, in partnership con FieraMilano che allo stesso evento porta il suo salone per la casa Homi e che la crisi tra Russia e Ucraina non fermerà di certo.

Fonte articolo: http://www.casaeterritorio.ilsole24ore.com/art/casa-e-fisco/2014-09-04/snaidero-legnoarredo-errore-togliere-215348.php?uuid=Ab6twHKK



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