Aumentano i mutui: più variabile e raddoppio delle surroghe. Tassi giù ma importi al ribasso
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La ripresa dei mutui è sempre più a tasso variabile, di importo pressoché stabile (poco superiore ai 120mila euro) e dedicata all'acquisto della prima casa, con rimborsi lunghi (la metà resta oltre i 25 anni). È la fotografica del "finanziamento tipo" erogato dalle banche secondo l'Osservatorio di MutuiOnline.it, broker che distribuisce prodotti tradizionale e online di oltre 50 banche italiane. Per primi sei mesi del 2014, i dati mostrano un incremento complessivo di circa il 10% delle operazioni di mutuo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, anche se di importo medio leggermente inferiore (l'aumento in valore delle erogazioni resta infatti intorno al 7-8%): questo passa infatti da 126.404 euro del 2113 a 123.402 euro. «Da gennaio ad oggi - commenta Anedda - le erogazioni sono cresciute leggermente di mese in mese sia come numero che come valore, con dinamiche molto diversificate per finalità. I mutui per acquisto casa crescono infatti del 5% circa rispetto al 2013, mentre un vero e proprio boom fanno registrare le surroghe con un aumento di oltre il 15% sull'anno scorso e addirittura oltre il 20% negli ultimi mesi». |
Le erogazioni di mutui per surroga sono così già arrivate oltre l'11% delle erogazioni totali del 2014, contro il 5,1% dei primi sei mesi dell'anno scorso. Pesa sempre di più il tasso variabile, che passa dal 54,2% ll 63,6%, con le formula con cap che salgono leggermente (dal 7,6% all'8,2% di che sceglie il variabile). Il 62,7% delle richieste di mutuo sono motivate dall'acquisto della prima casa e solo l'8% dall'acquisto della seconda casa. «Alla base della crescita dell'erogato - continua Anedda - c'è sicuramente il notevole miglioramento delle condizioni di mutuo rispetto agli anni passati: è possibile scegliere tra parecchie offerte con spread ormai al 2%, con tassi variabili al 2,2% e tassi fissi intorno al 4,5%. Si tratta in entrambi i casi di livelli praticamente equivalenti ai minimi storici per i mutui, e nel caso della surroga tassi così bassi permettono di sostituire mutui accesi anche solo due o tre anni fa, durante la crisi, con una riduzione di tasso dai 2 fino ai 4 punti percentuali, e un risparmio potenziale fino a 3mila euro all'anno sulle rate». Per la seconda parte dell'anno ci si aspetta un perdurare dell'interesse delle banche a nuove erogazioni di mutuo, «e probabilmente potremo assistere -prevede Anedda a ulteriori riduzioni degli spread di qualche decimo di punto. La crescita potrebbe essere più forte e più rapida per le surroghe, mentre i mutui di acquisto manterranno probabilmente un trend più cauto». Del resto la seconda parte dell'anno si confronterà con lo stesso periodo 2013 che aveva già fatto registrare una stabilizzazione delle erogazioni rispetto al calo continuo dei periodi precedenti, quindi è possibile che la percentuale di aumento rispetto all'anno scorso vada man mano a ridursi se la dinamica dei mutui di acquisto non dovesse a sua volta accelerare il passo. Il loan to value - cioè la quota del prezzo dell'immobile coperta di finanziamento - è una voce sempre più importante e "sotto i riflettori”, perché le offerte pubblicizzate dalle banche concedono spread - cioè prezzi in termine di tassi d'interesse - più bassi per quote minori di finanziamento e tendono ad abbassare la quota richiesta in modo da avere più tutele dall'immobile dato in garanzia. Secondo MutuiOnline.it «ammonta al 35,4% la richiesta di mutui per le classi di loan-to-value tra il 70-80% del valore dell'immobile e con il 25,7% dei mutui effettivamente erogati che conferma un tale Ltv. A livello di localizzazione geografica vengono confermati i valori delle precedenti rilevazioni con circa il 40% delle richieste provenienti dal Nord Italia, il 37,2% dal Centro, il 15% dal Sud e il 7,3% dalle Isole. Fonte articolo: http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/mutuo-casa/2014-07-10/osservatorio-semestrale-mutuionline-142509.php?uuid=AbDPPh1J |